All Sweet Dark Night + mostra d’arte L’IGNOTO
Campobasso, Live Pub Ragnarok, dal 24 maggio al 2 giugno 2013
L’IGNOTO è un evento organizzato dalla Associazione Socio Culturale SM’ART – l’arte – sm! in sinergia con “AllSweet Dark Night” e con RAGNAROK Live Pub.
“L’artista originale in realtà non vede. Poiché con ogni sua opera è il primo ad addentrarsi nell’ignoto, non può prevedere cosa troverà… Anche quando l’artista, mosso da una volontà primigenia e inconcepibile, è completamente cosciente di quello che dice, scolpisce o dipinge, si sorprende sempre di ciò che emerge dalle sue mani…” (cit. DasUnbekannte in derKunst)
Questa frase, ripresa da una nota rivista d’arte tedesca, racchiude tutto il significato che il tema dell’ignoto, o del mistero, rappresenta per un artista. L’ignoto, la non conoscenza, il mistero, la magia di qualcosa che a noi è sconosciuto, è una costante che accompagna l’arte da tempi immemori, è qualcosa di volatile e impalpabile che tutto avvolge e che nella sua inafferrabilità, trova il modo di comunicare con l’uomo attraverso l’arte: l’arte, da considerarsi, probabilmente, la massima forma di espressione dell’interiorità umana. IL vero artista crea, agisce, partorisce, dà vita a tutto ciò che vuole e che sente, a ciò che ha dentro e che incessantemente scalpita nella sua immensa creatività. Il tema dell’ignoto ha sempre affascinato proprio per l’aura di mistero che lo avvolge; è un tema ricorrente, iconograficamente non collocabile entro un preordinato schema figurativo; si materializza attraverso le molteplici tecniche che l’arte mette a disposizione dell’artista, colui che la plasma in tutte le forme possibili, rappresentanti o meno la realtà. Rappresentare l’ignoto, ciò che ci è sconosciuto, è da sempre un tema “intrigante” per l’artista, regala la possibilità di esternare un “io” nascosto, pieno di ansie, paure, ma anche proteso verso una positività, perché il non conoscere, l’ignorare può anche generare curiosità, una disposizione interiore volta alla ricerca, alla conquista di un qualcosa che non si conosce ma che non necessariamente deve far paura. L’artista grazie all’arte riesce a dare una forma all’ignoto, ha dalla sua un potente mezzo che permette di materializzare ciò che il mistero rende cosi affascinante e incerto allo stesso tempo scatenando contrastanti stati d’animo. La filosofia, ad esempio con Kierkegaard, sostiene che l’essere umano sceglie di avere fede in Dio per liberarsi dall’angoscia provocata dall’incertezza e dall’ignoto, ma Dio stesso è l’ignoto. Esso è ciò che è oltre la nostra coscienza, è il “paradosso assoluto” , in quanto se da una parte l’uomo non può capire perché è al di là dei propri limiti gnoseologici, dall’altro lo stesso non può dimostrare quali siano questi limiti oltre i quali andare, perché se ignora non può neanche circoscrivere i limiti stessi della propria conoscenza. Questa non conoscenza mette in difficoltà le certezze che l’uomo possiede. Ora come già sottolineato in precedenza, l’arte dà modo di materializzare questi dubbi, queste ansie, domande a cui non sempre seguono risposte. La mostra che abbiamo organizzato si colloca all’interno di un programma musico-artistico, le opere vengono esposte all’interno di un ambiente altamente suggestivo che di per sé provoca stati d’animo concitati, si presenta come una cornice di una serata musicale dove il tema dell’ignoto fa da padrone. Gli artisti ci regalano la loro personale visione dell’ignoto, non esiste una chiave di lettura unica per tutti, ma ognuno ci insegna qualcosa, sottolineando anche l’importante aspetto educativo che l’arte possiede.
Carma, Nazzareno Serricchio, Cosmo di Florio, Angela Santoro, Carmine Santoro, Emilia Cantone e Channeling ci raccontano la loro idea dell’ignoto, di quell’incognita che mette la nostra conoscenza a dura prova. Attraverso diverse tecniche ci viene data la possibilità di vedere in quanti modi diversi questo tema possa essere rappresentato e in quanti altrettante maniere possa esprimere i suoi molteplici significati, ma soprattutto ci svela la forte emotività che provoca nell’intimo più profondo, come uno tsunami di stati d’animo fuori controllo.
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